
Regole di Galateo a tavola - Lettera G
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Gala
Ricevimento solenne o elegante, richiede un abbigliamento adatto,
prescritto sul bigliettino d'invito: cravatta nera. Ciò stabilisce: smoking
per lui, abito da sera per lei. La signora non porterà il cappello, ma,
eventualmente, una acconciatura sofisticata.
Garden party
Ricevimento all'aperto, in un giardino o in un parco, il garden party
assume i contenuti del lunch quando è un pasto leggero a metà giornata, o
del cocktail se proposto nel tardo pomeriggio.
Gelato
Il gelato richiede il cucchiaino a spatola; se semifreddo: cucchiaio e
forchetta.
ABBINAMENTO DEI VINI:
nessun vino
Gomiti
A tavola, mentre si mangia, i gomiti non vanno appoggiati. Sulla tavola
si tengono solo le mani fino ai polsi.
«Non si dovrebbero tenere le mani sul piatto e neppure appoggiarsi con i
gomiti alla tavola, che è uso proprio di gente malata o dei vecchi»
raccomandava un libretto del 1780, indirizzato ai fanciulli. La motivazione
si trova nel fatto che sulle maniche, mancando il fazzoletto in quanto non
ancora in uso, finiva il muco!
Gomiti accostati al corpo anche quando si beve. Diversamente potrebbe
giustificarsi "l'accusa" di alzare il gomito, ovvero: di eccedere nel bere.
Granturco
Servito intero, bollito od altro, il granturco è uno dei rari legumi
che si possono mangiare utilizzando le dita. Quanto meno durante i pasti
informali.
Servito come insalata il granturco si mangia con la forchetta.
Il granturco non ha nulla a che vedere con la Turchia, alla quale è "legato"
per l'esotismo del nome.
Più propriamente mais, il granturco è originario dell'attuale Colombia e dei
paesi limitrofi.
Coltivato in Messico già prima di 7200 anni fa, rimase il solo cereale
coltivato dagli indigeni dell'America, prima della scoperta. Nel vecchio
continente il mais è arrivato con Cristoforo Colombo.
Grissini
Se molto friabili, i grissini si portano alla bocca interi, onde non
produrre sbriciolamenti. Diversamente, si può preventivamente rompere il
pezzetto da portare alla bocca.
Tipica specialità nata in Piemonte (in dialetto grissin o ghersin) deriva il
nome da ghersa (fila).