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          Regole di Galateo a tavola - Lettera F


           Ordina il libro sul Galateo di Luciano Paracchini
           Vai alla sezione principale sul Galateo
          Feste
          Organizzando una festa in casa, prevedendone la rumorositą e il
          disturbo che questa potrebbe procurare ai vicini, si anticipano i
          ringraziamenti a questi ultimi per la comprensione che vorranno dimostrare.
          I ringraziamenti, in ogni caso, non annullano il disturbo. Non č quindi
          il caso di abusare della comprensione, della condiscendenza altrui,
          "punendolo" con feste a raffica.

          Fidanzamento

          Presa la decisione del fidanzamento ufficiale i genitori della ragazza
          invitano a un pasto a casa loro il giovane con i genitori. Un ricevimento
          curato, ma semplice, al quale la famiglia invitata si presenta con un mazzo
          di fiori o dei pasticcini, come ad un invito qualsiasi. Nel mese seguente la
          famiglia del fidanzato rende l'invito. Quindi segue, in una data da
          definirsi, il pranzo di fidanzamento.
          Il pranzo di fidanzamento ha luogo in casa dell'una o dell'altra
          famiglia. Comporta: un menł raffinato, una tavola decorata con fiori bianchi
          e rosa, la presenza dei parenti prossimi e di qualche intimo. Nel corso di
          tale ricevimento il giovane dona l'anello di fidanzamento, ricambiato da un
          anello con sigillo.
          In passato la scelta era limitata alle perle e ai diamanti. Poi le prime
          caddero in disgrazia in quanto ritenute portatrici di lacrime. Ora la scelta
          si č allargata a rubini, zaffiri, smeraldi, topazi.
          I posti a tavola: i fidanzati l'uno di fianco all'altro - lei alla
          destra di lui - o a capotavola se il tavolo č abbastanza grande da lasciarle
          sedere entrambi dallo stesso lato); la madre della ragazza, a sinistra del
          fidanzato; il padre del ragazzo, a destra della fidanzata; la madre del
          ragazzo, alla destra del marito; il padre della ragazza alla sinistra della
          consorte.
          Le spese del pranzo di fidanzamento, a seconda degli accordi fra le
          famiglie, possono essere sostenute da una di esse o congiuntamente.

          Fondłta

          Invitando per una fondła alla piemontese (fontina, latte, burro, tuorli
          d'uovo, tartufi) o per la fondłe alla romanda (emmenthal o gruyere, vino e
          kirsch) si avvertono i commensali.
          Assortimento di salse per la fondłe bourguignonne (filetto di carne
          tenera, cotta da ciascun commensale immergendo i dadini o le fettine in olio
          bollente).
          ABBINAMENTO DEI VINI
          bianco secco, rosso leggero, rosé

          Fondina
           
          Piatto fondo, la fondina si utilizza per le minestre liquide, la cui
          quantitą non deve superare la parte concava. Per le ultime cucchiaiate si
          inclina leggermente il piatto verso il centro della tavola, senza insistere
          troppo nel ripulirlo.
          I consommés e le vellutine non si servono nelle fondine, ma nelle tazze da
          brodo.

          Forchetta

          Posizionata alla sinistra del piatto, con la parte concava appoggiata
          al tavolo, la forchetta si tiene tra il pollice e l'indice, con le punte
          rivolte verso l'alto.
          Quando opera in collaborazione con il coltello, si impugna il manico,
          indice disteso, punte in gił.
          Nelle pause si posa sul piatto (non sul bordo, né sulla tovaglia),
          parallelamente alla tavola.
          «E' contrario all'educazione impugnare con tutta la mano la forchetta o il
          cucchiaio, come se si impegnasse un bastone; bisogna sempre tenerli soltanto
          con le dita» raccomandava nel 1729 La Salle, quando la forchetta ancora
          stentava a inserirsi.
          La forchetta non si utilizza per schiacciare il cibo, né per inforcare
          due bocconi alla volta.
          La forchetta piccola si usa per la frutta e per i dessert solidi.
          Forchetta a due punte, alla destra del piatto, per togliere le lumache
          dal guscio e per le ostriche.

          Formaggio

          Servito solo nel pranzo di mezzogiorno, il formaggio precede il dolce.
          La quantitą desiderata deve tener conto del fatto che il formaggio si
          serve una sola volta.
          Il formaggio fa risalire il nome al latino medievale cąseum formąticum
          (letteralmente: cacio messo in forma).
          Il cacio "in forma" rappresentava un notevole passo avanti nella
          fabbricazione del formaggio, in quanto il semplice cacio era molto
          rudimentalmente foggiato a mano.
          Sul vocabolario la parola č giunta attraverso il francese antico formage,
          divenuto poi, con lo scorrere dei secoli, fromage.
          I formaggi duri richiedono il coltello e la forchetta; quelli molli la
          sola forchetta o il solo coltello se spalmati su bocconi di pane.
          «Un dessert senza formaggio č come una bella donna a cui manchi un occhio»:
          sentenza di francese, evidentemente. Si tratta dell'illustre Anthelme
          Brillat-Savarin la cui fama č affidata dal 1825 alla «Fisiologia del gusto».
          ABBINAMENTO DEI VINI:
          formaggi freschi e dolci: vini di medio corpo;
          formaggi di pieno gusto: vini secchi o asciutti, alcoolici, o spumanti
          secchi.

         Frittata
  
         Il boccone della frittata, da portare subito alla bocca, si prepara con
         la costa della forchetta.
         Il coltello dovrebbe rimanere inoperoso. Il condizionale č
         condizionato dalla consistenza della frittata.

         Frutta

         Ultimo piatto a giungere sulla tavola, sia come macedonia, sia fresca,
         la frutta non č d'obbligo mangiarla.
         In tavola gią lavata, la frutta si puņ eventualmente rinfrescare nella
         coppetta posizionata in alto a sinistra.
         A tavola si mangia utilizzando il coltello e la forchetta. Fanno
         eccezione i cachi, la frutta secca e l'uva.
         Mele, pere e pesche vanno tagliate in quattro con il coltello, sempre
         tenendole sul piatto ed aiutandosi con le dita dell'altra mano. Ogni pezzo
         infilato con la forchetta si sbuccia con il coltello. Indi si taglia nella
         misura desiderata, con il contributo di entrambe le posate.
         Gli agrumi si tengono con la mano sinistra e si sbucciano con il
         coltello nella destra, decapitando prima i due poli, poi incidendo la buccia
         a sezioni verticali. Sezioni che si staccheranno facilmente con il coltello,
         tenendo il frutto fermo con la forchetta. Gli spicchi si portano alla bocca
         con le dita. I semi vengono discretamente sputati nella mano chiusa a pugno,
         prima di essere deposti sul bordo del piatto.
         Un modo pił sofisticato (e indispensabile quando l'arancia č molto
         sugosa) per mangiare gli agrumi: con l'aiuto della forchetta si punta il
         frutto, poi con il coltello si taglia in quarti o in ottavi che si
         sbrucciano separatamente, sempre con l'aiuto del coltello e della forchetta.
         La banana si tiene con la mano sinistra, sbucciandola con il coltello
         nella destra. Poi, con entrambe le posate, si fanno i pezzetti da portare
         alla bocca con la forchetta. Nei pranzi protocollari: con l'aiuto del
         coltello e della forchetta si taglia la buccia del frutto su tutta la
         lunghezza; quindi si sbuccia. Il compito successivo di preparare i bocconi č
         affidato alla sola forchetta.
         L'uva, servita in piccoli grappoli, si tiene con la mano sinistra
         mentre la destra stacca gli acini che prendono la via desiderata.
         I cachi si tagliano a metą e si mangiano con il cucchiaio.
         Le ciliege e le amarene si tengono con il picciolo, sputando con
         discrezione il nocciolo nella mano per depositarlo sul bordo del piatto.
         Il cocomero si mangia utilizzando la forchetta e il coltello, prima
         liberandolo dai semi, poi tagliandolo a pezzetti da portare alla bocca.
         La frutta cotta si mangia con la forchetta o con il cucchiaio, a
         seconda della consistenza. Eventuali noccioli si sputano sulla forchetta o
         sul cucchiaio, quindi si adagiano sul piattino.
         I fichi, prima tagliati in quattro spicchi, si mangiano con la
         forchetta.
         Fragole e lamponi, serviti con il picciolo, si portano alla bocca con
         la mano. Diversamente, posti in una coppa, sono accompagnati da un
         cucchiaino.
         ABBINAMENTO DEI VINI:
         se non preceduta dal dolce: vini bianchi e rosati, amabili, delicatamente
         dolci
         se preceduta dal dolce: vini liquorosi dolci
         agrumi: rifiutano qualsiasi vino