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Storico domande 9
IL NUMERO DEI REBBI
Vorrei sapere se c'è un motivo particolare per il quale varia il numero dei
rebbi della forchetta... 4 per quella dei primi e due o tre per quella degli
antipasti o per i dessert. (Marta)
La forchetta è "nata" con 3 rebbi. Quella a 4 rebbi, indispensabile per gli
spaghetti, è un'invenzione italiana dell'Ottocento.
ACQUA IN TAVOLA
Vorrei sapere, gentilmente, in un pranzo formale o per quanto concerne il
galateo, l'acqua a tavola viene servita direttamente in bottiglia, oppure in
un altro modo? (Elio)
L'acqua a tavola può essere servita, indifferentemente, in bottiglia o in
caraffa. Nella storia del comportamento c'è stato un periodo in cui era
considerato snob, e pertanto sconsigliato, portare in tavola le bottiglie di
acqua minerale. Oggi queste ultime sono predominanti in tutti i ceti
sociali.
LA MARMELLATA DELLA NONNA
Ho letto sulla rubrica del galateo una risposta non corretta relativamente
alla distinzione tra marmellata e confettura. In base al DPR n. 401 del 1982
(attuazione di una direttiva CEE) si fa la netta distinzione tra marmellata
(mescolanza opportunamente gelificata di zuccheri e polpa, purea, succo di
AGRUMI) e confettura (mescolanza opportunamente gelificata di zuccheri e
polpa, purea di 1 o più frutti, intendendo in tal caso tutto il resto della
frutta). (Paola Pittia, Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze degli
Alimenti- Università di Udine)
Ci si chiede perché i rapporti con la legge sono spesso incomprensibili, se
non addirittura conflittuali. E questo è un caso. Secondo la legislazione,
insomma, la differenza tra marmellata e confettura sarebbe unicamente nel
fatto che la confettura permette la mescolanza di uno o più frutti! Alla
faccia della netta distinzione... Sono quanto mai convinto che in sede
comunitaria si arrivi spesso a dei compromessi tra i vari Paesi. Compromessi
che anziché chiarire creano ulteriore confusione. E' il caso, appunto, di
questa "non distinzione" tra marmellata e confettura. Per mia nonna, pace
all'anima sua, la distinzione era ben più chiara e si basava sul fatto che
nella marmellata le parti del frutto erano preponderanti rispetto alla
gelatina stessa.
GOMITO SUL TAVOLO
Vorrei conoscere il suo parere sulla sempre più diffusa e becera abitudine
di mangiare con il gomito sul tavolo da parte di quasi tutti (medici,
avvocati, operai, insegnanti). Quando tornerà di moda l'intelligenza e la
buona educazione "gratuita"?
Non credo che si tratti di una moda mettere o meno il gomito sul tavolo. Già
i primi relatori delle regole comportamentali imposero ai bambini
(esclusivamente a questi, infatti, erano indirizzati tali insegnamenti) il
divieto di mettere i gomiti sul tavolo. Questo per ragioni igieniche in
quanto la pulizia corporale era ad un livello molto basso. E i vestiti
lasciavano alquanto a desiderare in merito alla pulizia. Questi significa
che si dovrebbe arrivare all'abolizione di questo divieto? Certo no, ma una
maggiore flessibilità sarebbe auspicabile ad esempio per agevolare una
conversazione "confidenziale" in un ristorante.
ABITO ADEGUATO ALLO SPOSO
Vorrei gentilmente sapere come ci si deve vestire una volta invitati ad un
matrimonio come amici degli sposi, riguardo soprattutto ai colori dei
vestiti.
La moda, non il galateo, suggerisce come vestirsi. Il galateo consiglia
unicamente di non essere stridenti con l'abbigliamento dei due protagonisti.
IL PESCE E IL CAMERIERE
Il cameriere di sala con cosa pulisce il pesce con le lische? (Salvatore)
Utilizza la forchetta e il coltello da pesce. L'esperienza e la scuola
professionale frequentata, permette loro di conoscere i punti "deboli" dei
vari tipi di pesce. Ciò non esclude che qualche lisca posso rimanere.
COLTELLO MAI IN BOCCA
Ho un dubbio: mi pare di aver letto da qualche parte che l'unica lama che si
può portare alla bocca è quella del coltello da formaggio. E' vero?
(Micaela)
Il coltello, anche se da formaggio, non si porta alla bocca. Chi mai
diffonderebbe questa regolaccia?!
FORMAGGIO MOLLE CON IL COLTELLO
Io ho sempre saputo che il formaggio molle non deve essere toccato dalla
forchetta, ma spalmato sul pane col coltello; mia moglie dice che invece può
anche essere portato alla bocca direttamente con la forchetta. Chi ha
ragione? (Fabrizio)
Pace in famiglia! La ragione si trova in entrambe le soluzioni. Tutto
dipende dalla consistenza del formaggio. Se fosse troppo molle sarebbe
problematico utilizzare la sola forchetta.
ANCORA SUL BUON APPETITO
E' vero che secondo le norme del Galateo non bisogna augurare, all'inizio
del pranzo, "buon appetito" ?
Una domanda alla quale mi trovo molto spesso a rispondere. Io credo che
questa regola vada rivista in quanto scritta quando, nel Settecento, si
professava (nobili e benestanti) il distacco dal cibo. Oggi, nella nostra
civiltà, il cibo non è più una necessità, ma un piacere, un godimento.
L¹ORA DELLE POSATE
Sono una ragazza di 17 anni che è incorsa, con una signora, in una
discussione circa la posizione che assumono le posate alla fine del pasto.
Una affermava che vanno poste accoppiate alle 3.15 in un orologio, l'altra
le posiziona alle 6.30. Chi delle due ha ragione?! (Monia)
Entrambe hanno indicato le posizioni estreme. Si posizionano infatti tra i
due "orari" indicati. Io starei più verso le 3.15 in quanto è la posizione
che agevola meglio il servizio.
MARITO INSOPPORTABILE
Vorrei sapere si è mal educato toccare la forchetta con i denti ogni volta
che la si mette in bocca? Non sopporto più mio marito! (Jacinthe)
E ci credo!
LE PORTATE CON BIS
Vorrei sapere, gentilmente, se nel Galateo è prevista più di una portata per
quanto riguarda i primi e i secondi. Se si dove, a pranzo o a cena?
Non c'è differenza tra pranzo e cena. Si serve una sola volta: il brodo in
tazza, la minestra, il formaggio, la frutta. La pietanza, in particolare, va
proposta due volte. (Elio)
FORCHETTE E TOVAGLIOLO
Nell'apparecchiare la tavola, se non metto il cucchiaio ma le forchette (2)
e il coltello, alla destra di quest'ultimo devo mettere una forchetta oppure
le due forchette a sinistra del piatto e il coltello alla destra? E poi,
ancora: il tovagliolo va riposto a destra del piatto? (Gabriella)
Per il tovagliolo non ci sono incertezze: sempre sulla sinistra del piatto.
Per le forchette il galateo è a mio parere "fermo". Mi spiego. Le forchette,
ultime arrivate sulla tavola, hanno trovato posizione dove ancora c'era
posto: a sinistra. In quanto il cucchiaio e il coltello erano entrambi a
destra (la sinistra era ancora considerata la mano del diavolo). E a
sinistra si continuano a mettere.
DISPOSIZIONE DELLA POSATE DA DESSERT
Mi permetta di esprimere i miei complimenti per il sito, recensito anche da
Punto Informatico, che trovo molto interessante. Approfitto della sua
disponibilità per esporre un mio dubbio sulla posizione delle Posate da
dessert che trovano posizione poco sopra il piatto. Secondo le necessità ed
il tipo di dolce (se erro, la prego di correggermi) avremo, assieme alla
forchetta, il coltello con il manico rivolto verso destra e la parte
tagliente della lama rivolta verso il piatto. Resta comunque il mio dubbio,
e qui mi permetto la domanda: qual è l'ordine delle posate partendo dal
piatto in direzione del centro del tavolo? Rinnovo i complimenti e la
ringrazio per il cortese chiarimento che riterrà opportuno inviarmi. (A.
Pontello)
Bel dubbio! Come ricercatore storico non ho trovato nulla che sancisca la
disposizione delle posate da dessert. Per cui mi permetterei la
disposizione: coltello, forchetta. In questo modo la parte tagliente del
coltello è più vicina al piatto. Inoltre se si volesse disporre a tavola
anche il cucchiaio da dessert si avrebbe una pratica alternanza: coltello
(manico a destra), forchetta (manico a sinistra), cucchiaio (manico a
destra).
VINO E BICCHIERI
Salve, le pongo subito la mia domanda. In una cena, esempio, servo del vino
rosso. Si richiede ancora una nuova bottiglia. Cosa fare per i bicchieri se
il vino e lo stesso, oppure se il vino e comunque rosso, ma non proveniente
dalla stessa grazie. (Mauro)
Se il vino è lo stesso non è necessario cambiare i bicchieri. Diversamente
sarebbe opportuno il cambio se il vino è diverso.
THE
La disturbo per chiederle cosa dice il galateo riguardo ad un invito per un
the pomeridiano, il mio dubbio è se servire prima le torte e i pasticcini
oppure prima il the o eventualmente nello stesso momento. La ringrazio per
la Sua cortesia. (Laura)
In merito al servizio del tè mi permetto questi consigli:
- il tè deve essere un rito che si interpreta attorno al rintocco delle
cinque pomeridiane. Se l'invito è formale la padrona di casa riceve vestita
come per una colazione elegante, al pari degli ospiti.
Mentre gli ospiti prendono posto sulle poltrone e sui divani, la padrona di
casa prepara la teiera, prima riscaldandola con l'acqua calda che verrà
buttata dopo qualche minuto. Quindi mette un cucchiaino da te per la teiera
e uno per ogni tazza prevista. Si versa quindi l'acqua bollente nella
teiera. Da evitare assolutamente i sacchettini monodose.
La padrona di casa versa l'infuso nelle tazza che porge agli ospiti. Quindi
serve lo zucchero, il latte o il limone già tagliato a fettine sottili.
Infine passa i vari vassoi con dolcetti o fette di torte. Se c'è la
cameriera è lei che si assume il compito di passare i vassoi.
IL POSTO DELLA SINISTRA
Avendo consultato i diversi galatei cartacei a mia disposizione, e non
essendo riuscito a trovare risposte al mio dubbio, Le sarei grato se potesse
darmi una mano. Il mio dubbio è il seguente: dove tenere la mano sinistra
mentre si mangia il primo? Appoggiata sul tavolo accanto alla forchetta del
secondo o appoggiata sul tovagliolo sopra le gambe? (Giuseppe)
La mano sinistra si può appoggiare al bordo del tavolo, non oltre il polso.
Per la "scuola" inglese si appoggia sul tovagliolo sopra le gambe.
L¹ABITO PER LA CROCE ROSSA
Sono stato invitato con mia moglie al Gala della Croce Rossa. Si richiede
³abito scuro². Cosa si intende per abito scuro? Grigio antracite va bene? La
cravatta deve essere scura sulla camicia bianca? (Pierpaolo)
Per abito scuro si intende, come appunto lei azzarda, anche il grigio
antracite. Aggiungo io, anche il blu molto scuro. Mai comunque i marroni,
anche se scuri. Anche per la camicia e la cravatta starei sul classico.
Appunto camicia bianca e cravatta scura, uniforme. Se invece l'indicazione è
"cravatta nera" l'obbligo é per lo smoking per lui e l'abito da sera per
lei.
L¹ORIGINE DEL GALATEO
Vorrei approfittare della sua competenza per ricevere una notizia di
carattere storico: da dove proviene il termine "galateo"? In pratica vorrei
conoscere l'origine di questa parola. (Mario)
Il nome si deve ad una dedica. Mi spiego: monsignor Giovanni Della Casa, tra
il 1551 e il 1555, scrisse un libro di buone maniere dedicandolo a un certo
Galateo Florimonte, un signorotto del tempo. Galateo altri non è che la
latinizzazione di Galeazzo. Il galateo redatto da questo monsignore non è
comunque il primo testo dedicato alle buone maniere.
LA SCARPETTA
In passato, in un testo del quale non ricordo il titolo, ho letto che la
"scarpetta" può essere fatta solo con le mani, mai con la forchetta! Ora, su
questo sito, leggo l'esatto contrario: c'è una spiegazione per le due
versioni? (Elena)
La spiegazione, tra le due versioni, si trova nell'evoluzione della civiltà.
Il galateo, contrariamente a quanto si può pensare, si evolve. Nei primi
testi di galateo, ad esempio, con Erasmo da Rotterdam, si ammetteva la
possibilità di intingere il pane nella salsa, ma con l'avvertenza di non
girarlo. Stiamo parlando di un periodo in cui ancora non c'erano le
forchette. Poi, sulle tavole dell'occidente sono appunto arrivate le
forchette e con queste "il distacco dal cibo". Le riporto come esempio un
brano da "Nouveau Traité de civilité", un testo del 1672 a firma Antoine de
Courtin. "Un tempo era lecito inzuppare il proprio pane nella salsa, e
bastava soltanto che non l'aveste ancora addentato; oggi questa usanza
sarebbe proprio un'usanza da contadini". In quel periodo si è professato un
distacco dal cibo, insomma, in quanto "necessità" per vivere e sopravvivere.
Oggi, nella nostra civiltà, non è più una necessità, ma un piacere, un
godimento. Ecco perché si sentenziò che non è bene dire "buon appetito". Io
credo che anche questa sia una regola da cancellare.
In merito alla scarpetta mi attengo ad una fase intermedia, dove pur non
ammettendola nei pranzi formali, la considero accettabile in condizioni
caserecce ma con la forchetta.
IL POSTO DEL PANE
Quando nella ³mise en place² non è previsto il piattino del pane, posto alla
sinistra del commensale, dove è consentito appoggiare il pezzo di pane preso
dal commensale?
Sempre alla sinistra.
AUGURI DURANTE IL LUTTO
Vorrei sapere se in una famiglia dove è mancato recentemente un familiare, è
buona educazione per la stessa porgere o ricevere gli auguri di buon Natale
e Buon Anno. (Laura)
"Nei primi tre mesi di lutto grave, non si apre il pianoforte di casa, né si
prende lezione di canto. Chi è in lutto, uomo o donna, non porta mai fiori
sulla persona; non festeggia né compleanno, né onomastico, ma può per
lettera, partecipare agli onomastici o compleanni di persone amiche". Questo
testo porta la firma di Matilde Serao, eccelsa giornalista e scrittrice.
Siamo nel 1924, ma già si ammetteva l'augurio, sia pure per lettera.