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Soave Doc

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La DOC soave prende il nome dalla città omonima, in provincia di Verona. Il nome di Soave deriva probabilmente dall'epoca della dominazione degli Svevi (Longobardi) scesi dalla Germania che venivano chiamati anche "Suavi" da cui sembra ne derivi il nome. La prima e più importante testimonianza di questo vino la abbiamo da Cassiodoro che attorno al 530 d.C. scrive una lettera ai coltivatori veronesi per chiedere un approvvigionamento di questo vino per la mensa del re Teodorico.
Il centro vinicolo è proprio Soave e spostandoci verso Colognola ai Colli, all'inizio della Valle d'Illasi, si possono trovare ininterrottamente cantine e vigneti.

I vitigni previsti sono Garganega minimo 70% e per il restante 30% si possono utilizzare uve Trebbiano di Soave, Chardonnay, Pinot Bianco (è stato escluso recentemente l'uso di Trebbiano Toscano). Titolo alcolometrico volumico minimo 10,5%. Si può trovare anche la versione "Soave Classico" se prodotto nella zona prevista e se risulta avere un titolo alcolometrico minimo di 11,5%. Può essere prodotto anche una versione "Spumante" extra brut, brut, extra dry e dry.

La versione secca risulta di un colore giallo verdolino con profumi di salvia, camomilla, fiori freschi e di sambuco, mele e a volte banana. Sapore fresco e con finale leggermente amarognolo.
E' un vino di medio corpo che si adatta alla cucina marinara o anche a carni bianche o paste con verdure e risotti non troppo impegnativi.