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          I risultati della prova d'assaggio


          Data della degustazione : 21/12/2004
          Campioni d'assaggio : 3
          Il metodo di degustazione
          La Commissione d'assaggio
          La scheda di valutazione

1)Dettori Bianco Romangia Igt 2003
Tipologia :
Bianco
Gradazione alcolica : 14,5
Vitigni : Vermentino 100%
Lotto : 01/2004
Prezzo sorgente : 9,81 euro

Aspetto Visivo : 3
Aspetto Olfattivo : 5
Aspetto Gustativo : 5
Impressioni Generali :
5


Già provato nel 2001 insieme all'amico Virgilio Pronzati, questo Dettori Bianco non smette di stupire e di incantare, soprattutto all'olfattivo. Ma andiamo con ordine. Ottenuto dalla vinificazione di uve Vermentino in purezza, non soggetto a filtrazione, nel calice si presenta di colore giallo paglierino carico, non perfettamente limpido eppur piacevole per via di riflessi cromatici variegati, al contempo dorati e verdognoli. Di grande consistenza. Nell'accostarlo al naso la prima volta ne avverti l'intensità, la seconda la persistenza, le successive gli innumerevoli sentori, continuamente cangianti, di grandissima precisione, pulizia e piacevolezza. Su tutto, i fiori (la peonia e la ginestra) ed il frutto. Il frutto ti stordisce per la sua mutevole complessità. Da sentori freschi di agrumi, cedro e pompelmo in particolare, passi ad accenni più polposi ed estivi di pesca gialla e albicocca, intensissimi ma perfettamente integri. Giungi con grande trasporto al gustativo e scopri un vino vivo (e quindi "vero"), ricco e caldo, polputo, potente, ma mai aggressivo o esuberante nei modi, nonostante i suoi quasi 15 gradi di alcolicità. Messo alla prova, degustato a temperatura ambiente (o poco meno), la classe ed il carattere che lo contraddistinguono non ne hanno certo patito : grande acidità ed ottima vena sapida ne snelliscono il sorso morbido e fruttato reinvitando di continuo alla beva per un piacere garantito. Un bicchiere di grande stoffa, di lunga memoria dopo la deglutizione con un albicocca suadentissima che ritorna in via retronasale. Una favola. Merita senz'altro il nostro massimo riconoscimento, nonostante - a detta dello stesso Alessandro - non ci troviamo di fronte ad una delle migliori annate. Complimenti vivissimi. Il suo prezzo corretto in enoteca dovrebbe attestarsi intorno ai 17 euro, molto ben spesi.

Punteggio : 18/20
Tre Bicchieri di TigullioVino.it



2)
Chimbanta Romangia Igt Rosso 2002
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 14

Vitigni : Monica 100%
Lotto : 06/2003
Prezzo sorgente : 14,46 euro

Aspetto Visivo : 3
Aspetto Olfattivo : 4
Aspetto Gustativo : 5
Impressioni Generali :
3


Vino dedicato ai cinquant'anni (dal sardo Chimbanta = cinquanta) del papà di Alessandro Dettori, complice di questo peregrinare del figlio per vitigni autoctoni, alla ricerca dell'armonia perfetta. Il calice è di color rosso rubino limpidissimo con lievissimi riflessi granati. Lo accosti al naso e sorridi. Ti compiaci per la Terra e per le mani di chi ha trasformato il frutto in vino. Il mirto e le giuggiole fanno da asse portante. Un frutto fresco, fragrante e "dannatamente" speziato che incanta. Piace perché è un pezzo unico che non ha eguali. Stordisce per via di quella sua impronta vera e fedele al vitigno, al territorio, all'uomo. Bella poi quella nota selvatica in finale, per via retronasale. La Monica di Sardegna : eccola qui. Il prezzo per questo quadro d'autore non è favorevolissimo ma l'esperienza vale la spesa : intorno ai 25 euro in enoteca.


Punteggio :
16/20
Due Bicchieri di TigullioVino.it



3)
Ottomarzo Romangia Rosso Igt 2003
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 15

Vitigni : Pascale 100%
Lotto : 07/2004
Prezzo sorgente : 12,46 euro


Aspetto Visivo
: 3
Aspetto Olfattivo
: 5
Aspetto Gustativo
: 6
Impressioni Generali
: 4


Nel calice si presenta di un bellissimo rosso rubino intenso, con lievissimi riflessi violacei al filtrare della luce attraverso il vestito. E' consistente alla rotazione. Anche qui, come per altri vini delle Tenute Dettori, ci troviamo davanti ad un vero capolavoro olfattivo, ad una fedele trasposizione di sentori varietali, dalla pianta al bicchiere, in un passaggio di disarmante continuità. Prima i fiori, i petali di rosa e la penonia su tutto con una finezza ed una schiettezza di comunicazione che non puoi dimenticare tale è l'impatto. Poi il frutto, una fragolina di bosco appena colta, fresca, di perfetta integrità. Il tutto su un accento di liquirizia che completa un quadro di assoluta perfezione esecutiva che non lascia spazio a null'altro se non al vitigno, alla terra, al clima di questa particolare zona della Sardegna, la Romangia. Passi all'assaggio e non puoi che rallegrarti dell'incredibile corrispondenza gusto-olfattiva che trovi ad accoglierti. Torna la rosa e torna la fragola, entrambi i sentori di grande suadenza ed eleganza. La beva è di squisita piacevolezza per via di un equilibrio pressoché perfetto, dove frutto, freschezza e tannino trovano la sincronia ideale, e siamo al primo anno di vendemmia per questo Ottomarzo... Complimenti sinceri per l'eccellente risultato, il massimo riconoscimento è più che meritato, così come i 22 euro necessari per acquistarne una bottiglia in enoteca.


Punteggio : 18/20
Tre Bicchieri di TigullioVino.it


Considerazioni finali sull'azienda
E' bellissimo poter assegnare, nella medesima seduta di degustazione, due massimi riconoscimenti, per giunta, alla stessa azienda. E' cosa rara - ancora di più per noi, così pignoli - e siamo felici quando questo capita.
Alessandro Dettori, in quel di Badde Nigolosu, sta facendo un lavoro eccezionale : non solo vinifica al meglio le proprie uve inseguendo un livello qualitativo d'eccezione, egli va oltre, regalando al degustatore l'anima di un vitigno e di un territorio a chi ha la fortuna di assaggiare i suoi vini, nemmeno fosse una missione ! Alessandro sta portando nel mondo la qualità e le potenzialità che i vitigni autoctoni della propria regione - la Sardegna - è in grado di offrire e lo sta facendo al meglio.
Davvero eccezionali il Dettori Bianco e l'Ottomarzo che ci hanno letteralmente commosso per piacevolezza di beva, precisione e ricchezza all'olfattivo e fedele trasposizione dei sentori varietali dei vitigni dalla vinificazione al bicchiere. Evidente, anche sull'altro vino in degustazione, il Chimbanta, la scelta di una fedeltà assoluta al varietale anche se l'esuberanza dei suoi accenti varietali è qui ancora da smussare in qualche angolo. Una vinificazione senza trucchi e folletti, scelte precise e coerenti con una filosofia produttiva che non lascia spazio a compromessi. Un lavoro eccezionale che ci porta a definire quest'azienda, senza alcun timore di smentita, un esempio di eccellenza nella vitivinicoltura sarda. Ancora complimenti Alessandro e buon lavoro !