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Vini e Notizie dal Centro-Sud![]() ![]() Sicilia, Etna e Cottanera... Cominciamo questa nuova rubrica non a caso dalla regione Sicilia che oggi è anche nelle prospettive a medio e lungo termine,è la regione del centro sud più attiva nella sperimentazione di nuove strade per la produzione di vini innovativi e di qualità. Parliamo qui di una nuova azienda che produce solo dall'annata 1999 vini di una nuova concezione nell' area D.O.C. etnea (CT). Una delle zone da sempre considerate più interessanti per le caratteristiche uniche dei terreni di natura vulcanica,per il clima e le piogge e con altitudini, per i vigneti,dai 300 metri fino a oltre 700 metri sul livello del mare. Nell'ambito del Sud ed in particolare per la Sicilia la zona dell'Etna è dotata di possibilità uniche per produrre vini di grande finezza,equilibrio e corpo con profumi eleganti e soprattutto con valori di acidità piuttosto alti che conferiscono ai vini prodotti freschezza di profumi e di sapori e buona capacità di conservazione e maturazione nel tempo soprattutto dei vini rossi che tradizionalmente qui sono a base di Nerello Mascalese,con piccola presenza di Nero d'Avola ,il vitigno più diffuso e più importante della regione,oltre al Nerello Cappuccio. L'azienda Cottanera dei fratelli Cambria ha vigneti per 40 ettari nel comune di Castiglione di Sicilia,uno dei comuni Etnei dove l'enologo Giacomo Tachis, già dai primi anni '80 ha fatto fare studi e ricerche in particolare anche per la coltivazione del difficile ed esigente Pinot Nero che sul finire del 1800 era molto coltivato proprio in questa zona. Il Pinot nero di questa zona non è ancora in commercio ,in quanto la regione Sicilia, che lo sta sperimentando,ritiene ancora non maturo il tempo di uscita sul mercato e confida in un ulteriore possibile miglioramento della produzione. In attesa di conoscere il Pinot Nero dell'Etna possiamo,in rassegna rapida,alla produzione attuale dell'azienda già citata che si è già distinta per essere una delle più innovative dell'isola e proprio sotto la guida autorevole di G. Tachis ha preso la decisione di rinnovare gli impianti e di finalizzare la produzione solo verso vini di qualità alta,sempre più richiesti dal mercato interno ed internazionale. L'azienda ha preferito rinunciare per i suoi vini (6) alla D.O.C. Etna in quanto ha ritenuto più rispondente ai propri obiettivi di qualità una diversa presenza di vitigni nella composizione dei suoi vini. 1-BARBAZZALE 2000 BIANCO IGT SICILIA (in acciaio) è al 100% derivato da uva Inzolia; 2-BARBAZZALE 2000 ROSSO IGT SICILIA (in rovere) è al 90% Nerello Mascalese e per il 10 % Nero d'Avola; 3-GRAMMONTE 1999(barricato di primo passaggio come gli altri 3 vini sotto riportati) è Merlot al 100%; 4-SOLE DI SESTA 1999 è Syrah 100%; 5-L'ARDENZA 1999 è Mondeuse 100% vitigno raro e tipico dell'Alta Savoia, simile al Syrah,ma con una più avvertita acidità (freschezza); 6-FATAGIONE 1999 è Nerello Mascalese al 90% e Nero d'Avola al 10%. I vini superiori barricati hanno una concentrazione maggiore e anche una maggiore alcolicità(che però non è avvertita come eccesso) ben amalgamata con il complesso delle caratteristiche dei vini che non presentano peraltro eccessi di legno pur avendo fermentato,e maturato in barrique nuove, per almeno 12 mesi complessivamente. La produzione complessiva aziendale dei vini avviati ad oggi al consumo non supera le 50000 bottiglie ma è destinata a crescere nei prossimi 3 anni in modo consistente fino a superare le 200000 bottiglie.Il rapporto prezzo/qualità è buono. Michele Iannacchino |