1)Aglianico del Vulture Doc Il Repertorio 2001
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 14,5
Vitigni : aglianico
Lotto : 03046
Aspetto Visivo : 3
Aspetto Olfattivo : 4
Aspetto Gustativo : 7
Impressioni Generali : 5
Grandissimo vino. Già al colore si presenta molto bene con un rosso
rubino vivo, quasi brillante, di buona consistenza. Al naso accoglie il
degustatore con sensazioni intense ed allo stesso tempo finissime di frutta
rossa lievemente matura e di spezie. In bocca riesce ad esprimere perfettamente
il significato di equilibrio: acidità, tannini e sali minerali
in abbondanza, fanno da contraltare alla morbida e vellutata finezza del
frutto rendendo la beva incredibilmente piacevole, rotonda elegante ed
appagante. Alcuni membri della commissione degustatrice hanno sollevato
eccezioni di non completa fedeltà alla tipicità ed alla tradizione dell'aglianico,
solitamente più spigoloso. Davanti a cotanta piacevolezza, tuttavia, ogni
dubbio viene meno. In sostanza, un gran vino che ad eleganza equilibrio
e finezza, riesce ad accostare intensità e persistenza.
Solo una nota, di merito, sul legno: se ne avverte certamente la presenza
(probabilmente, comunque, si tratta di barrique non nuove, di secondo
passaggio), il desiderio di continuare a riempire il calice, tuttavia,
rende quasi superfluo sottolineare che è il frutto a dominare in
modo superbo il quadro olfattivo-gustativo. Siamo davvero vicini alla
perfezione, ed il rapporto qualità prezzo gli fa valere il massimo
riconoscimento alle impressioni generali: circa 15 euro in enoteca.
Punteggio : 19/20
Tre Bicchieri di Tigulliovino
 
2)Aglianico del Vulture Doc La Firma 2001
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 14,5
Vitigni : Aglianico
Lotto : 03041
Aspetto Visivo : 3
Aspetto Olfattivo : 4
Aspetto Gustativo : 6
Impressioni Generali : 4
Rosso rubino molto fitto il suo colore di grande limpidezza e consistenza,
testimoniata anche da copiose lacrime di alcol e glicerina che dopo breve
ossigenazione scendono lente lungo le pareti del calice. Il naso è
fittissimo, intenso e persistente, molto complesso. Con grande finezza
ed eleganza, avverti dapprima il legno che subito però lascia spazio
all'imponente frutto maturo, alla confettura di ciliegia, alla marasca,
alle spezie, al cacao ed al caffè. E' vino ampio, con ricordi balsamici,
ciononostante, a nostro avviso è ancora chiuso e non esprime al
massimo le sue potenzialità. Enormi.
Passi all'assaggio e il manto vinoso ti appaga. E' vino pieno, di grande
estratto ed equilibrio gustativo e non raggiunge il massimo solo per via
del legno che, sia pur non intaccando per nulla il copioso frutto, potrebbe
essere ancora un poco meno evidente e rendere la beva piacevole ai livelli
de "Il Repertorio" della stessa azienda. A nostro avviso comunque,
si tratta di vino ancora giovane, dalle potenzialità enormi ed
ancora in gran parte inespresse. Vino dal grande futuro.
In enoteca non lo regalano ma li vale senz'altro : 28 euro circa.
Punteggio : 17/20
Due Bicchieri di Tigulliovino

3)L'Autentica 2001
Tipologia : Bianco Dolce
Gradazione alcolica : 13
Vitigni : Moscato 70%, Malvasia 30%
Lotto : 03062 Bottiglia da 500 ml
Aspetto Visivo :
3
Aspetto Olfattivo
: 4
Aspetto Gustativo
: 6
Impressioni Generali
: 4
Di un bel giallo paglierino intenso con ampi riflessi dorati, è
limpido, praticamente cristallino. Buona la sua consistenza. Il naso dapprima
è varietale: avverti molto bene l'erbaceo e le tipiche note del
Moscato, meno la Malvasia. Poi si apre in un ampio ventaglio di sensazioni
fruttate più e meno mature, su tutto l'albicocca ed il fico secco.
La sua grande dolcezza è piacevolmente stemperata dall'apporto
varietale della Malvasia che rende la beva assolutamente piacevole e diversa.
Molto buono, molto vicino alla perfezione. Lo trovate in enoteca intorno
ai 25 euro.
Punteggio : 17/20
Due Bicchieri di Tigulliovino
Considerazioni finali sull'azienda
Grandi vini per un'azienda di livello alto, che si avvale dell'esperienza
di un enologo d'eccezione quale Luigi Moio.
Senza rese esasperatamente basse (70 q per ha) e con una buona densità
di ceppi (5000 per ha), quest'azienda, sia pur relativamente giovane,
dimostra di sapere il fatto suo quanto a vini di qualità.
Ci chiediamo soltanto il perchè, se si riesce a modulare così
bene l'apporto dei piccoli legni, si mettono comunque in commercio i vini
così presto, in particolare, il La Firma. La domanda è in
parte retorica ma riflettete produttori...il La Firma, già molto
buono oggi, degustato ad almeno 4 o 5 anni di distanza sarebbe stato senz'altro
un tre bicchieri di TigullioVino.it. A nostro avviso certi vini andrebbero,
sia pur con qualche sacrificio, tenuti in bottiglia qualche anno in più
prima d'esser messi in commercio.
Attualmente Il Repertorio è superlativo quanto a piacevolezza di
beva anche se, con fantasia, potrebbe avere ancora qualche minimo margine
di miglioramento.
Il La Firma è senz'altro più "grande" o meglio,
più importante, ma va apprezzato nel lungo periodo. Complimenti
infine anche per L'autentica che, oltre ad un simpatico gioco di parole
(il notaio...l'autentica...) rappresenta senz'altro un abbinamento originale
e ben riuscito tra Moscato e Malvasia offrendo un prodotto molto piacevole
e diverso.
Complimenti, avanti così e ancor meglio, se possibile.
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