1)Gavi Docg Gavise 2002
Tipologia : Bianco
Gradazione alcolica : 11,5
Vitigni : cortese
Aspetto Visivo : 3
Aspetto Olfattivo : 3
Aspetto Gustativo : 3
Impressioni Generali : 2
Nel calice si presenta di color giallo paglierino, limpido. E' presente
una lieve effervescenza al momento dell'apertura, segno dell'imbottigliamento
particolarmente recente. Al naso è piacevole, con sentori abbastanza
intensi di fiori bianchi e frutta fresca. Emerge anche una lieve nota
aromatica che ricorda i sentori del Moscato che non disturba affatto ma
che certo risulta un poco atipica per il Gavi.
In bocca è piuttosto piacevole, ritornano le sensazioni aromatiche
unitamente ad una buona sapidità e freschezza, tuttavia, tenuto
presente che il vino si fregia della Docg Gavi, ci saremmo aspettati qualcosina
di più in struttura e persistenza gustativa, certo, se fosse un
Cortese del Monferrato, il voto sarebbe stato molto diverso. Il rapporto
qualità prezzo è buono. Lo trovate in enoteca intorno ai
6/7 euro.
Punteggio : 11/20
Un Bicchiere di Tigulliovino
2)Dolcetto d'Asti Doc Vigna Impagnato 2001
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 13
Vitigni : dolcetto
Aspetto Visivo : 3
Aspetto Olfattivo : 2
Aspetto Gustativo : 3
Impressioni Generali : 2
Vino che si presenta di un bel rosso rubino vivo, abbastanza carico e
di buona limpidezza. Al naso emergono, nette, note tostate di legno e
vaniglia che, in sinergia con una nota alcolica piuttosto insistente di
prugna sotto spirito, stanca e copre quasi del tutto i sentori fruttati
del vitigno.
Anche in bocca, con una certa corrispondenza rispetto alle sensazioni
nasali, aggredisce con consistente acidità, tannini ed alcol, tuttavia
non ancora ben modulati tra loro. La sensazione è di un vino non
del tutto equilibrato, senz'altro ancora giovane ma che meno ci ha convinto
fra quelli della campionatura proposta.
Lo trovate in enoteca intorno ai 9/10 euro.
Punteggio : 10/20
Un Bicchiere di Tigulliovino
3)Barbera d'Asti Doc Cascina Croce 2001
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 13,5
Vitigni : barbera
Aspetto Visivo :
3
Aspetto Olfattivo
: 3
Aspetto Gustativo
: 4
Impressioni Generali
: 3
Nel calice si presenta al degustatore con un bel rosso rubino limpido,
appena più scarico all'unghia. Al naso, mediamente persistente,
emergono qui, insieme al legno, anche i piccoli frutti rossi, la mora,
la ciliegia matura, il ribes rosso. Elegante e fine, dimostra anche buon
equilibrio tra componente morbida e dura. Peccato solo per la persistenza
gustativa che potrebbe essere un poco più lunga ma il vino è
interessante. Molto vicino allo scalino successivo nella nostra votazione.
Buono rapporto qualità prezzo. Lo trovate in enoteca intorno ai
7/8 euro.
Punteggio : 13/20
Un Bicchiere di Tigulliovino
4)Barbera d'Asti Superiore Doc Bricco Nizza 2000
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 13,5
Vitigni : barbera
Aspetto Visivo :
3
Aspetto Olfattivo
: 2
Aspetto Gustativo
: 4
Impressioni Generali
: 3
Questa Barbera, apprezzata da tempo per le sue doti di equilibrio, in
quest'annata ci sembra un po' troppo influenzata dall'apporto della barrique,
davvero evidente. Una vaniglia intensa, si insinua tra fiori e frutto
rosso maturo, pur presenti, contaminandoli e minandone un poco la piacevolezza.
Migliora dopo intensa ossigenazione, ma il legno resta ancora troppo evidente.
Anche in bocca, dove il frutto spinge un poco di più contro la
tostatura, ritornano tuttavia le note vanigliate.
Peccato perchè la sostanza c'è e l'equilibrio pure. Proviamo
a lasciarlo un ancora un po' li questo vino, e riassaggiamolo tra due
o tre anni, con il dovuto interesse, per vedere se i due bicchieri se
li merita dopo affinamento in bottiglia.
Se volete far la prova insieme a noi, lo trovate in enoteca tra i 20 e
i 21 euro.
Punteggio : 12/20
Un Bicchiere di Tigulliovino
5)Barbera d'Asti Doc Superiore Bricco della Volpettona 2000
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 13,5
Vitigni : barbera
Aspetto Visivo :
3
Aspetto Olfattivo
: 4
Aspetto Gustativo
: 5
Impressioni Generali
: 3
Bella Barbera, davvero interessante. Di veste rubina con ampi riflessi
granata, scende consistente nel calice formando preziosi archetti di alcol
e glicerina sulle pareti del bicchiere. Limpido. Qui troviamo un naso
molto più pulito e nitido, intenso e persistente, di frutta rossa
matura, confettura, ciliegia e mirtilli sotto spirito, dove l'apporto
del legno è meno prevaricante e conferisce al vino pienezza e giusta
speziatura.
Importante ed elegante, il Bricco della Volpettona è vino longevo,
che merita di essere riassaggiato a distanza di almeno 2 o tre anni per
apprezzarne l'evoluzione in bottiglia. Un difetto ? Potrebbe essere solo
un poco più lungo ma è già decisamente buono.
Il prezzo in enoteca, in linea con quelli del (caro) mercato attuale,
è di 24/25 euro.
Punteggio : 15/20
Due Bicchieri di Tigulliovino  
6)Piemonte Doc Brachetto Carlotta 2001
Tipologia : Rosso Dolce
Gradazione alcolica : 6
Vitigni : brachetto
Aspetto Visivo :
3
Aspetto Olfattivo
: 4
Aspetto Gustativo
: 5
Impressioni Generali
: 4
Bellissimo vino, nella sua tipologia davvero molto interessante.
Nel bicchiere si presenta con un bel rosso rubino tenue e lievi richiami
a tonalità più chiare, molto integro comunque, considerato
che si tratta di una vedemmia 2001.
I profumi, sono intensi e piacevolissimi, tutti imperniati su una bellissima
rosa appassita che ritorna anche in bocca, più dolce, coadiuvata
da una bellissima freschezza.
Complimenti davvero.
Punteggio
: 16/20
Due Bicchieri di Tigulliovino 
Considerazioni finali sull'azienda
Siamo rimasti un po' perplessi dall'incidenza della barrique
su alcuni rossi. In particolare il Dolcetto e le prime due Barbera risultavano
particolarmente "invase" da una vaniglia prepotente che disturbava
la piena riconoscibilità del vitigno. E' un peccato perchè
le uve di base ci sono tutte, e lo dimostra il Volpettona, che, con un
uso più accorto dei piccoli legni o forse grazie ad un più
lungo affinamento, risulta di beva di gran lunga più piacevole
e merita senz'altro un punteggio più alto.
Azienda con ottimo prodotto base, capace di fare molto bene, ma che forse,
facendo un piccolo passo indietro, magari in controtendenza, potrebbe
ridurre l'utilizzo dei piccoli (amati-odiati) legni.
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