> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Mondo Bio - Archivio articoli
Archivio articoli
I redattori della rubrica
Influssi cosmici in agricoltura biologica-dinamica Nel 1924 uno studioso tedesco, Rudolf Steiner, espose, in un corso per agricoltori, i principi dell'agricoltura biologico-dinamica, dove erano superati i limiti di un'agricoltura basata esclusivamente su concetti tecnici. Secondo Steiner, le "forze cosmiche" venivano a far parte di quei fattori che effettivamente concorrevano alla produzione. Vennero fatte ricerche particolareggiate che dimostrarono l'influenza della Luna sulle attività agricole. Durante queste ricerche si rilevò l'azione indurente e negativa per le coltivazioni della posizione in perigeo (il punto dell'orbita della luna intorno alla Terra più vicino da questa) e la positività della posizione in apogeo (il punto dell'orbita della luna intorno alla Terra più lontano da questa). I periodi dei nodi lunari si rilevarono posizioni critiche per i lavori, quindi da evitarsi. Si fecero altri esperimenti seguendo il ritmo della Luna ascendente e discendente, dimostrando che il periodo ascendente favorisce la salita della linfa verso la sommità delle piante ed è perciò il momento favorevole per la semina, per il prelievo delle marze e per gli innesti, la raccolta dei frutti e la produzione di conserve e marmellate, mentre il periodo discendente favorisce lo sviluppo radicale e indebolisce il flusso della linfa. Durante questo periodo vanno eseguiti i lavori di potatura degli alberi e delle siepi, i trapianti e le piantagioni, la distribuzione del composti e dei liquami e la raccolta delle radici. Al contrario degli studiosi, della Scienza Ufficiale, che rimanevano scettici davanti alle proposte rivoluzionarie di Stainer, altri ricercatori, con l'appoggio d'università lungimiranti (soprattutto tedesche e svizzere) continuarono a percorrere la strada intrapresa dal maestro. Attorno al 1950 i pazienti lavori di Maria Thun (tedesca e attualmente esponente di maggior rilievo tra i biodinamici) sulle influenze lunari nella vita delle piante, approdarono ad un traguardo importante. Essa decise, infatti, di considerare anche l'aspetto zodiacale dei ritmi lunari. Nel percorso attraverso le dodici costellazioni dello zodiaco, la Luna rivelo influenze periodiche e costanti sulla vita dei vegetali. Tali influenze si manifestarono a turno sulle quattro parti che compongono la pianta: radici, foglie e stelo, granella e frutto, fiore. La Thun effettuò semine tenendo conto del passaggio della Luna davanti a ciascuna le dodici costellazioni. Ad un attento esame del raccolto, ne derivò che ogni costellazione imprimeva una particolare caratteristica alla pianta; fu scoperta un'altra legge ritmica: le dodici costellazioni divise in gruppi di tre imprimevano la medesima influenza su ciascuno dei quattro organi delle piante. Ora se rappresentiamo in un grafico l'equatore celeste con un cerchio, possiamo iscrivere quattro triangoli congiungendo tra loro le costellazioni che producono gli identici effetti: Pesci-Cancro-Scorpione: triangolo della foglia e dello stelo (trigono dell'acqua), porta al massimo sviluppo della massa fogliare, favorisce quindi la coltivazione d'insalate, spinaci, porri e tutti i tipi di cavoli; Ariete-Leone-Sagittario: triangolo del frutto e della granella (trigono del calore), favorisce la maturazione dei semi e dei frutti, ha azione favorevole per la coltivazione di cetrioli, pomodori, fagioli e tutti i tipi di cavoli; Toro-Vergine-Capricorno: triangolo della radice (trigono della terra), migliora le rese dei tuberi e delle radici in ortaggi come carota, scorzanera, sedano, patate, cipolle, ravanelli; Gemelli-Bilancia-Acquario: triangolo del fiore (trigono della luce), ha un'azione favorevole su tutte le piante da fiore e stimola una ricca fioritura. Queste deduzioni sono il frutto di anni d'esperienze condotte su piante da radice (carote, patate, barbabietole e sedani), da fiore (carciofi), da granella (piselli, fagioli, grano, orzo, avena e segala) e da foglie (cavoli, insalata, spinaci). Tali indicazioni non possono certo servire per gli orticoltori che usano metodi chimici nella coltivazione del proprio orto; possono essere usati con successo, solo dai coltivatori che usano da almeno 3-4 anni un metodo biodinamico in agricoltura e orticoltura. |