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Mondo Bio - Archivio articoli
Archivio articoli
I redattori della rubrica
La cucina nel Maso La cucina dei masi era improntata alla più grande semplicità, alla genuinità degli alimenti e all'esaltazione dei sapori naturali. La raccolta delle erbe alpine portava sulla tavola fragranze e colori arricchendo il cibo "povero" con i risultati della fantasia della cuoca, filtrata attraverso la tradizione. I cereali, tra cui l'orzo fa da padrone, e la polenta sono le basi più comuni di appetitose imbandigioni, non manca la carne, anche se non tutti i giorni, carne di cacciagione o di maiale; la carne bovina non è molto usata, perché il bestiame è praticamente nella sua interezza destinato alla produzione del latte, da cui si ricavano gustosissimi formaggi. E' facile al mattino, nei paesi, vedere scendere uno dei figli della famiglia del maso, con in spalla una gerla che contiene il bidoncino del latte fresco da distribuire alle famiglie "inurbate"; in stagione vengono offerte anche uova, e formaggi. Il maiale viene usato principalmente per produrre lo speck, e deliziosi salamini schiacciati tra tavole di legno, all'uso austriaco. Si fa molto uso di strutto (l'olio è un lusso, da queste parti) ed il lardo viene messo ad impreziosirsi di sapore con le erbe alpine. Le erbe di prato le troviamo anche nelle insalate, sia da sole sia mescolate a quanto coltivato nei campi. Le patate, cucinate secondo le più svariate ricette sono praticamente tutti i giorni sul desco. I formaggi sono, dai più freschi a quelli stagionati, prodotti nella malga di solito associata al maso, e vanno dalla ricotta allo sbrinz ed altri. I dolci sono regalmente rappresentati dallo strudel, di cui ogni maso conserva una ricetta personalizzata nel corso di generazioni. Bene questa è una panoramica delle abitudini alimentari nel maso tipico; poi ogni famiglia ha il suo piccolo segreto di cucina, che offre con orgoglio a chi è ospite, in una atmosfera conviviale, che fa dimenticare le dure fatiche necessarie a procurarsi "il pane quotidiano". Eliona |