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          Mondo Bio - Archivio articoli

Archivio articoli I redattori della rubrica
I prodotti del maso

La vita in famiglia e la lontananza da centri abitati portava, e porta ancora, alla necessità di essere in gran parte autosufficienti, e all'altra necessità di conservare le provviste, in modo da poterle consumare lungo l'arco dell'anno.
L'autosufficienza era assicurata da un ciclo di produzione ,che oggi definiremmo biodinamico, ma che era applicato seguendo le tradizioni antiche, l'esperienza di generazioni di coltivatori ed allevatori.
Pochi animali, quelli sufficienti alle necessità di latte e di carne, la coltivazione orientata anch'essa a venire incontro alle necessità quotidiane, la raccolta di quanto la natura all'intorno poteva offrire, dai frutti di bosco alle erbe aromatiche, alle piante medicinali. Le foglie cadute l'autunno, i residui delle lavorazioni del legno, in genere il materiale organico prodotto nel maso, se non utile direttamente era trasformato in concime per le piante, tornando dalla morte alla vita sotto nuove forme.
La tipica parsimonia, il senso del "non spreco" della mentalità contadina, nel maso erano particolarmente sentiti. Ad esempio un formaggio poco conosciuto, il "Grigio" deriva dal tentativo di recuperare del latte rimasto nella cucina e leggermente fermentato… brillante recupero, bisogna dire, perché il Grigio è veramente una leccornia.
Un altro esempio di conservazione è dato da un prodotto tipico del posto: lo speck.
La carne accuratamente lavorata e salata e "conciata" con spezie che cambiano a seconda della famiglia che lo produce, viene poi messa ad affumicare nella stube; il fumo è un ottimo conservante, e da allo speck il sapore particolare che lo contraddistingue.
Le parti che non vengono usate nella produzione vengono trasformate in gustosi salamini dalla curiosa forma rettangolare, perché messi sotto pressa.
Questi ultimi sono squisiti accompagnati da un altro prodotto tipico, il pane di segale, scuro, saporito, di ottima conservazione. Il legno usato per riscaldare la stube, derivava dalla pulizia dei boschi, dalla raccolta puntigliosa di ogni ramo secco, di ogni pezzo di corteccia che non faceva più parte integrante dell'albero vivo.
Oggi diremmo ciclo integrato… una volta si diceva "non sprechiamo nulla di ciò che Madre Terra ci offre" anche perché Madre Terra produce se noi siamo in grado di amarla, coltivando correttamente, con grande fatica.


Eliona