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          Mondo Bio - Archivio articoli


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           I redattori della rubrica

Biologico: solo moda?

La parola "biologico" è ormai sulla bocca di tutti.
Telegiornali, Linea Verde, altre trasmissioni a sfondo gastronomico, trasmissioni dedicate alla vita nei campi, trasmissioni di cultura medica, giornali, riviste specializzate e no, hanno portato in primo piano la questione del "biologico".
Può venire il sospetto che si tratti solo di moda, che la magica parola faccia crescere l'audience, porti più clienti alla carta stampata.
Bisogna a questo punto fare un po' di chiarezza, primo fra tutti su cosa si intende per coltura biologica.
Una coltura è biologica se rispetta canoni ben precisi imposti da regolamentazioni a livello europeo, circa l'uso di terreni privi di sostanze non naturali, residuate da precedenti cicli colturali, se non utilizza fertilizzanti non naturali, se nella protezione dalle aggressioni sono utilizzati soltanto metodi "integrati" e sostanze naturali ammesse.
Non sono inoltre ammessi trattamenti dopo la raccolta, tesi ad aumentare la conservabilità del prodotto.
Tutti questi canoni sono controllati e certificati da appositi enti, che curano la credibilità del prodotto con ispezioni, controlli a sorpresa sia sui singoli "pezzi" che sulla filiera produttiva. Chi acquista e consuma cibo contrassegnato biologico è sicuro di ottenere un prodotto genuino, sicuro nel consumo ed integro nei suoi valori organolettici e nutrizionali.
Un ulteriore passo in avanti è stata compiuto con l'adozione del metodo biodinamico.
Si definisce biodinamico il prodotto che deriva da coltivazioni biodinamiche, (metodo creato dall'austriaco Rudolf Steiner nel 1924) cioè dove vengono osservate regole specifiche basate sulla conoscenza dei cicli lunari e delle influenze cosmiche e utilizzano, come fertilizzanti e in protezione delle culture, prodotti particolari di origine rigorosamente animale e che seguono i metodi biologici.
E', quindi un prodotto, sottoposto ad un doppio controllo, uno da parte della Demeter (ente certificatore dei prodotti biodinamici) ed il secondo da parte di uno degli enti certificatori del biologico.

Per informazione agli utenti qui di seguito diamo alcune "dritte":

Come leggere l'etichetta dei prodotti biologici
Sull'etichetta deve essere presente:
1 - marchio dell'ente di controllo
2 - numero dell'autorizzazione ministeriale
3 - codici ministeriali di produttore e prodotto

Enti Certificatori
Sono gli enti, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, preposti alla verifica dell'applicazione del regolamento CEE 2092/1991.
Hanno il compito di controllare che le aziende e i prodotti biologici corrispondano effettivamente agli standard stabiliti alla legge, anche con controlli a sorpresa.