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Trentino Doc Vin Santo 1993
Cantina di Toblino
Via Ponte Oliveti 1 38070 Sarche (TN) - Tel. 0461 564168 Fax 0461 561026
Vitigno: Nosiola 100% - Gradazione 14% - Bott. 0,500
Data degustazione : 12/2004


Pensando a “Vin Santo” viene subito alla mente quello toscano, e forte è lo stupore di chi viene poi a sapere che ne esiste uno anche molto più a nord, in Trentino, precisamente nella splendida valle dei Laghi, zona a nord del Lago di Garda delimitata da alcuni piccoli comuni che fanno da contorno a questa denominazione (Padegnone, Calavino, Monte Oliveti). Il vitigno utilizzato per la sua produzione è esclusivamente la Nosiola, unico vitigno a bacca bianca autoctono del Trentino, che in questa particolare area ha trovato il suo habitat sin dalla fine dell’Ottocento. I grappoli, perfettamente sani e maturi, (raccolti dopo circa 15 giorni di surmaturazione in pianta) vengono collocati nella vinsantaia sulle “arele” per l’appassimento, operazione che non implica alcun tipo di condizionamento artificiale: questi appositi locali hanno la particolarità di avere le finestre con esposizione nord-sud al fine di favorire il transito dell'Ora del Garda, vento che ogni giorno – per un particolare scambio di correnti termiche lago/terra – spira in queste zone.
Con il passare del tempo i grappoli vengono attaccati dalla Botrytis Cinerea che, come sappiamo, agisce all’interno degli acini conferendo particolari caratteristiche organolettiche al prodotto finale. Dopo la lunga fase dell’appassimento, che si conclude con la Settimana Santa, si procede alla pigiatura, con il risultato di una bassissima resa in mosto (circa 20 litri per ogni 100 kg di uva fresca), un’elevata concentrazione zuccherina e una buona acidità totale. Si passa quindi al travaso in piccoli caratelli di rovere, per la maggior parte esausti al fine di non interferire troppo con il bouquet del vino, dove inizia la lenta fermentazione. La permanenza nei caratelli è di circa sei anni dopodichè il vino viene imbottigliato.
Dopo questa premessa descrittiva, veniamo al vino degustato. Nel calice si presenta di un bel giallo ambrato intenso con lieve unghia dorata, limpido e di grandissima consistenza. All’olfattivo, dapprima un po’ timido, è una “lenta esplosione”: dalle elegantissime note di frutta secca (albicocca, fico, dattero) passiamo a quelle di miele, arancia candita, nocciole tostate, cioccolato bianco, fino ad arrivare a sentori piu complessi di pietra focaia, humus, iodio e sentori minerali. Il tutto in un quadro di grande finezza, continuita’, armonia e lunga persistenza. In bocca avvolge il palato in maniera quasi cremosa, portandosi dietro tutto il bagaglio delle sensazioni olfattive, la freschezza e la sapidità, presenti e ottimamente integrate, completano l’equilibrio sensoriale di questo piccolo capolavoro. Il finale – lunghissimo – è segnato da una deliziosa nota balsamica e di miele. E’ un vino stupefacente e vibrante, ad oltre 11 anni dalla vendemmia e quasi altrettanti davanti a sé. Abbinamento obbligatorio con strudel di mele caldo, lo “Zelten” trentino (pane dolce farcito con frutta secca e canditi), preparazioni con il marzapane; da provare con un buon Vezzena stagionato. Grande il rapporto qualita’/prezzo: la bottiglia da l 0,500 la trovate in enoteca a poco più di 20 Euro.

Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@


Alessandro Megna