...Così avvolgi l'ansia di una ragnatela e gettala giù nel pozzo,
in quel modo rovesciato dove la destra è sempre manca, dove le ombre sono
corpi, dove vegliano tutte la notte, dove i cieli sono stretti quanto
è largo il mare, e tu ami me.
Elisabeth Bishop (1911/1979) "Insonnia"
L'ALTRO CIBO
Un particolare cibo selvatico ha di recente suscitato notevole interesse
tra nutrizionisti e ricercatori: le microalghe del lago Upper Klamath
in Oregon.
Le alghe verdi-azzurre sono alla base di tutta la catena alimentare e
vitale, essendo cianobatteri, cioè i più primordiali e fondamentali fotosintetizzatori,
responsabili ancora oggi dell'80% dell'acqua del pianeta.
Hanno perciò una densità e completezza nutrizionale elevata, che, nel
caso delle alghe Klamath, è resa assolutamente unica dalle condizioni
ideali in cui cresce: acqua pura, 300 giorni di sole all'anno, continuo
rifornimento di materiali di origine vulcanica, inverni freddi che ne
stimolano la produzione di importantissimi acidi grassi. La Klamath ha
grandi capacità di aumentare i livelli di energia fisica e mentale ed
è dunque indicata nei casi di aumentato dispendio fisico.
E' inoltre in grado di porre rimedio rapidamente alle carenze nutrizionali
tipiche del giorni nostri; anche grazie al suo potere antiossidante la
Klamath, come da recenti studi, è un potente immunoregolatore naturale.
E' efficace anche alla normalizzazione del metabolismo dei grassi, ugualmente
utile nelle problematiche neurologiche quali Alzheimer, depressione, ansia,
stress……….
Le condizioni ambientali e climatiche in cui cresce l'alga, sono assolutamente
uniche: il Klamath è un lago praticamente incontaminato, incastonato in
una regione vulcanica da cui riceve fiumi e ruscelli densi di materiale
vulcanico e con un fondo di elementi biodisponibili che arrivano anche
fino a 10 metri di altezza.
E' l'unico cibo conosciuto a possedere ben 20 aminoacidi ed è anche tra
le fonti vegetali più ricche di Omega 6, nella proporzione ritenuta ottimale
dai nutrizionisti capace di normalizzare il metabolismo dei grassi.
Nel passato le microalghe erano una componente importante dell'alimentazione:
i Guerrieri Aztechi attribuivano la loro leggendaria potenza alla "spirulina"
che cresceva selvatica nel lago Texcoco.
Purtroppo tutte le fonti naturali di spirulina sono state distrutte dall'inquinamento.
E' per questo che la Klamath, l'ultima microalga commestibile, è la vera
erede della spirulina selvatica dei Guerrieri Aztechi.
Per quanto riguarda l'area neurologica, esiste una lunga casistica sugli
effetti altamente positivi della Klamath sulla malattia di Alzheimer e
altre malattie neuro - degenerative come il Parkinson e la sclerosi multipla.
In uno studio svolto presso l'Università del New Mexico si è dimostrata
la capacità delle Klamath di contribuire a curare i traumi cerebrali moderati
in sole sei settimane, con un tasso di successo del 95% contro il 70%
in sei mesi delle terapie farmacologiche standard.
A Giuseppe Cartelli.
Linda Dell'Amico
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